Tab Article
La convinzione di pochi o molti, a seconda dei casi e dei periodi storici, è che l'umanità sia divisa in "razze" differenti, immutabili e naturali, verso cui rivolgere la paura dell'altro, dello straniero, dell'indesiderato. Il razzismo contemporaneo, pur avendo in parte abbandonato dopo la Shoah la centralità biologica di una gerarchia delle razze ("superiori" e "inferiori"), mette in pratica il pregiudizio razziale sia in senso ideologico sia attraverso l'intolleranza politica, sociale e culturale. Anna Frank e Rose Parks, Gandhi e Martin Luther King, Malala e Liliana Segre sono solo alcune delle voci che, attraverso le loro storie, ci raccontano di discriminazioni legate non solo al colore della pelle, ma anche alle confessioni religiose o agli orientamenti sessuali.